Fenomenologia della finanza virtuosa. Sacrifici per le plebi, 14 milioni a radio radicale di Piero Vassallo

Danilo Quinto, è autore del
coinvolgente frammento autobiografico, “Da servo di Pannella a figlio
libero di Dio”, edito dalla veronese Fede & Cultura. Un libro importante,
del quale sarà doveroso scrivere quanto prima.

 Adesso sembra necessario anticipare
l’umiliante e scandalosa notizia diffusa da Quinto sulle allegre spese della
finanza ascetica di Mario Monti.

 Mario Monti, infatti, ha risposto prontamente
alle imperiose richieste di Marco Pannella, sciogliendo i cordoni della severa
borsa statale.

 Scrive Quinto: “Il governo dei
tecnici, dei professori della Cattolica, del presidente della Comunità di
Sant’Egidio, dei cattolici riuniti a Todi e del presidente della Rapubblica ha
pensato a Pannella. E bene. Il decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio
dei Ministri il 23 dicembre, ha previso il rinnovo della convenzione tra il
Ministero dello Sviluppo Economico e il Centro di Produzione S.p.a.,
proprietario di Radio Radicale, autorizzando la spesa di sette milioni di euro
per l’anno 2012, che sarà coperta da una riduzione dell’autorizzazione di spesa
degli stanziamenti previsti nella legge del 25 febbraio 1987 . 67, che rinnova
la legge 416 sull’editoria. Meno soldi ai giornali più soldi a Radio Radicale.
… Sette milioni di euro, più tre milioni ottenuti a inizio dicembre, fanno
dieci. Per un solo anno. Più i quattro milioni di euro che Radio Radicale
incassa ogni anno in base alla legge sull’editoria, in quanto organo della
Lista Pannella. Quattordici milioni di euro, circa ventotto miliardi delle
vecchie lire”.

 Il fascino esercitato da Pannella sembra
irresistibile. I cattolici aperti e i liberali (Berlusconi ed ex signora
in prima linea) sembrano incapaci di resistere al canto della sirena radicale.

 Il governo dell’imperterrito professore Mario
Monti, “virtuoso” fra virgolette, chiede e impone sacrifici ai
piccoli  negozianti, agli artigiani, agli
operai, ai pensionati ai proprietari di appartamenti ad uso di personale
abitazione. Li chiede in nome della salvezza dell’Euro, divinità suprema,
feticcio che regge i destini della Banca Redentrice. Sarà… Ma intanto
14.000.000 di Euro divini e salvifici escono dalle gelose casse dello Stato
italiano per dare sostegno a un ente, Radio Radicale, costituito per diffondere
i torbidi pensieri di un vecchio trombone, un malvissuto che trova l’ascolto di
una minoranza costituita per lo più da nichilisti, mammane, necrofori, megere,
tossicomani e pederasti.

 Monti va a messa ogni domenica. Ma la sua
religione sembra (inconsapevolmente?) inquinata dal culto superstizioso – iniziatico
– tributato alla moneta europea dai protagonisti del complotto contro la vita.

 Un idolo, l’euro, che sostituisce la ruota
dentata circolante (ormai a vuoto) nell’emblema della repubblica fondata sul
lavoro (scemante per volontà della Banca Suprema).

 Fiat pecunia, pereat homo. Ecco è un
motto, uno slogan, che potrebbe “felicemente” riassumere
l’ideologia cui obbediscono il professore Monti e i suoi inutili esperti.

 L’umiliazione dell’uomo e l’esaltazione della
moneta: ecco è la trama dell’azione scenica attuata dalla cattomassoneria al
governo per far scendere la notte di Valpurga sull’Italia cattolica.

 Un’azione che rappresenta feroci tagli al
modesto bene degli italiani e sontuose elargizazioni al partito che promuove
aborto ed eutenasia, cioè squisite battaglie contro la vita italiana.

 

 

 

Fenomenologia della finanza virtuosa. Sacrifici per le plebi, 14 milioni a radio radicale di Piero Vassalloultima modifica: 2012-07-11T13:30:07+02:00da torreecorona
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