Chi tocca Monti muore! Squinzi dimostra di non avere paura, bravo!

Le critiche che sono cadute addosso al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, dopo le giuste considerazioni sull’operato insufficiente ed inadeguato del Governo, sono la spia di un clima pesante e pericoloso per la nostra Repubblica che si sta instaurando in Italia: “Nessuno osi citicarci! Quelle parole innalzano lo spread. Mario Monti, ha sempre ragione” ed infine, aggiungiamo noi, Chi Tocca Monti muore! perchè nessuno deve oasare mettere in discussione l’operato dissennato dei professori delle tasse, tutti zitti altrimenti la Merkel chissà cosa ci combina in Europa.

Ma visto a quanto ad oggi è arrivato questo maledetto spread, che fino a pochi mesi fa nessuno conosceva cosa fosse, la colpa adesso ricade sulle parole di Squinzi, sulla Finlandia e sull’Olanda e mai sulla tecnocrazia europea, di cui Monti è espressione, che ci impone macelleria sociale, politiche dissennate e disumanizzanti tutte sbilanciate in favore della peggiore Germania degli ultimi 50 anni.

Noi fin dall’inizio dell’esperienza del governo dei seguaci del pensiero eurocentrico di Bruxelles, ci siamo schierati contro, perchè già prevedevamo tutto quello che si sta verificando: aumento della pressione fiscale a danno di imprese e famiglie, diminuzione progressiva del potere di acquisto degli stipendi con il conseguente calo dei consumi interni e quindi una pericolosa fase di recessione che colpirà tutti. A chi giova togliere lavoro e reddito ai lavoratori italiani? E una nazione con il 36% di disoccupati come può risollevarsi dalla crisi senza una politica di investimenti?

Noi non ci crediamo in questa Europa a trazione teutonica manipolata da una finanza senza volto e senza scrupoli, noi né vogliamo una fondata sui valori della Tradizione, della fratellanza tra i popoli, della dignità della persona, della libertà e del lavoro sia quello dell’imprenditore che quello del collaboratore dipendente. E per questo che ci battiamo!

Per questo siamo stati favorevolmente colpiti sia dal coraggio, che dalla lucida analisi sulla situazione attuale del presidente Squinzi, su questi temi siamo in sintonia, in difesa del mondo della produzione e del lavoro che hanno fatto e faranno ancora grande l’Italia che amiamo.

Nino Sala