Auguri di un Santo, sereno e tradizionale Natale

auguri.jpgCari amici, il Partito Tradizional Popolare vi augura di trascorrere un santo e sereno Natale in compagnia dei vostri familiari e di quanti vi sono cari nella speranza che il 2012 sia un anno migliore del 2011. Ringraziandovi per il sostegno e l’affetto che ci avete sempre dimostrato  vi rinnoviamo la nostra amicizia e stima.

 

Mario Draghi ovvero: quando il lupo dice bravo all’agnello che sta sbranando!

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 Le dichiarazione di Mario Draghi sulla manifestazione del 14 ottobre e sulla degenerazione violenta, che noi condanniamo con forza, cioè “Se siamo arrabbiati noi per la crisi, figuriamoci loro che sono giovani, che hanno venti o trent’anni e sono senza prospettive” sono quantomeno offensive per l’intelligenza di chi le legge in quanto chi rivestiva la carica di Governatore della Banca d’Italia e tra poco quella della Banca Centrale Europea, è sicuramente uno dei responsabili della crisi stessa per mancato controllo sulle banche stesse culpa in vigilando si definisce. D’altronde io non gliene faccio una colpa in quanto essendo la Banca d’Italia un istituto privato e non pubblico la cui proprietà è divisa così

Partecipante Quote Voti
Intesa Sanpaolo S.p.A. 30,3% 50
UniCredito Italiano S.p.A. 22,1% 50
Assicurazioni Generali S.p.A. 6,3% 42
Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A. 6,2% 41
INPS 5,0% 34
Banca Carige S.p.A. 4,0% 27
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. 2,8% 21
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. 2,5% 19
Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A. 2,1% 16
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. 2,0% 16

come avrebbe potuto dire ai suoi padroni: attenti che qui si sta andando oltre il limite della decenza? e quando difende la finanza dicendo che “Se la prendono con la finanza come capro espiatorio. Ma li capisco: hanno aspettato tanto. Noi, all’età loro, non lo abbiamo fatto” io non capisco con chi bisogna prendersela? se non con chi ha messo in moto il sistema che invece di diminuire il debito non fa che accrescerlo grazie al signoraggio della banca centrale europea, che per una banconota da 100 euro spende 30 centesimi ma che dagli stati nazionali nè chiede, alla restituzione, in cambio 102,5? il signoraggio su una singola banconota è di €102,5 – €0,30 = €102,2! Allora caro Draghi prima di esternare pensi a quanti a causa di tutto ciò perderanno il posto di lavoro o peggio non lo avranno mai! Adesso è arrivato il momento di chiedere l’uscita da questa Europa e dall’Euro che ci sta uccidendo riacquisendo la nostra piena sovranità monetaria perchè? Ricordate le 500 lire di carta, con il Mercurio Alato? Quelle erano dello Stato, erano nostre, non dovevamo restituirle a nessuno e nessuno ci chiedeva interessi a fine anno, cosa che puntualmente fa la BCE. Non c’era scritto «Banca d’Italia» ma «Repubblica Italiana – Biglietto di Stato a corso legale». Le firme erano del Direttore Generale del Tesoro, del Cassiere Speciale e c’era il visto della Corte dei Conti. Invece nelle banconote emesse dalla Banca d’Italia le firme sono del Governatore e del Cassiere, che sono Privati e non fanno parte dello Stato!

Nino Sala

Le sette sataniche dietro il delitto di Yara? Si indaghi accuratamente

La morte della piccola Yara e la modalità della sua esecuzione scopre il volto oscuro di un umanità persa tra le ombre del male che colpisce senza pietà l’innocenza e la purezza.

Proprio il recente report della Comunità Papa Giovanni XXIII sulle sette sataniche la dice lunga su ciò che sta accadendo nel nostro paese.

Infatti sul territorio italiano sono stati censiti 8.000 gruppi settari e nel 2010 le vittime sono state 240 mila così distribuite per fascia d’età:  il 36% sono giovani, il 44% adulti, mentre gli anziani sono il 20%.

Le sette sono più diffuse nel nord Italia (43%), segue il centro con un 31% e il sud con il 26%.

La regione con più presenze è la Lombardia (16%) e le città più colpite dal fenomeno sono, nell’ordine, Milano, Roma, Brescia, Padova.

Tutto ciò testimonia un disagio spirituale di cui nessuno approfondisce la portata, riducendo gli eventi che si stanno manifestando nell’ultimo periodo a semplici fatti di cronaca nera di cui discutere nei talk senza illuminare la natura diabolica che potrebbe nascondersi dietro questi fatti.

Noi chiediamo agli inquirenti, che nell’omicidio della piccola Yara si indaghi in maniera approfondita anche nella direzione delle sette, in virtù delle modalità dell’uccisione stessa che sembra essere un rituale satanista.

Solidarietà e vicinanza al Movimento dei Pastori Sardi!

 

logo-partito-tradizional-popolare.jpgIl Partito Tradizional Popolare è vicino al Movimento dei Pastori Sardi che oggi si sono dati appuntamento di fronte la borsa in piazza affari a Milano per protestare contro le multinazionali dell’agrozootecnia e contro gli speculatori finanziari che sulla pelle dei nostri agricoltori e pastori incassano profitti ingenti.

“Il nostro partito, hanno dichiarato il Segretario Federale Nino Sala e il Presidente Tommaso Romano, soprattutto gli agricoltori e gli allevatori, condivide la protesta del Movimento dei Pastori Sardi contro la speculazione usuraia della finanza internazionale che mortifica la specificità della nostra produzione e che affama i popoli della terra in nome del profitto senza limiti.”

La Provincia di Bolzano non parteciperà alla mostra delle Regioni e delle eccellenze territoriali per i 150 anni dell’unità d’Italia

logo PTP 2.jpgComprendiamo le ragioni della non partecipazione della Provincia di Bolzano alla mostra delle Regioni e delle eccellenze territoriali per i 150 anni dell’unità d’Italia e sentiamo vicine la parole del presidente Durnwalderdel  “noi non abbiamo fatto iniziative per favorire l’unità d’Italia. Siamo una minoranza austriaca e non abbiamo scelto di far parte dello Stato italiano. Non volevamo nel 1919; non volevamo nel 1945. Poi abbiamo accettato il compromesso dell’autonomia amministrativa e normativa all’interno di questo Stato. Festeggiare? Non mi sembra il caso. Potrebbe essere interpretato male da qualcuno. Non è una questione etnica e non vogliamo offendere nessuno. Ma non credo che come giunta prenderemo parte alle celebrazioni ufficiali.” Pensate come ci sentiamo noi del sud che non solo non volevamo l’annessione al Piemonte ma che l’abbiamo subita a colpi di cannoni e stragi ordinate dal generale sabaudo Cialdini. Oggi il problema sta tutto lì: cioè non voler ammettere che questa unità è stata solo una guerra di conquista del Piemonte a danno di tutte le libertà tradizionali che i vari regni preunitari tutelavano e riconoscevano, imponendo un modello centralista e giacobino tutto sbilanciato in favore degli interessi dei poteri forti a danno di tutti i popoli italici. Oggi va ricontrattualizzata con una vera riforma federale della Repubblica questa malunità riconoscendo i torti e ridando libertà ai popoli nell’interesse del bene comune e di una vera pacificazione popolare smantellando la retorica sui personaggi oscuri e meschini che si mossero durante il risorgimento.