Comunicato del segretario nazionale della Fiamma Tricolore on. Luca Romagnoli sul governo Monti

Pubblichiamo integralmente il comunicato che ci è pervenuto dal nostro amico Luca Romagnoli Segretario Nazionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore

luca-romagnoli.jpgLe politiche del Ministro Profumo e del Governo, in tema di istruzione, determinano un ulteriore arretramento e minacciano di produrre ancora miseria e disoccupazione. Non solo tagli alla ricerca, non solo zero investimenti nell’ammodernamento delle strutture e nell’estensione del diritto allo studio, critico anche nella “scuola dell’obbligo”, ma imposizione di misure e condizioni anticostituzionali, opposte al compito di creare condizioni per il lavoro e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori. Tollerare e sostenere questo Governo, assecondare la Germania e L’Unione Europea, rischia di far precipitare l’Italia nelle condizioni della Grecia e della Spagna. Rischiamo che prima o poi ci obblighino a mandare i nostri bambini in miniera. Subito alle elezioni, qualsiasi governo potrebbe essere meno antisociale di questo.

Questo governo e i Partiti che lo sostengono sono nemici dell’Italia. L’accanimento antisociale, prono agli interessi della Germania e della finanza transnazionale, sulla scuola e sull’istruzione, sulle fasce più deboli della popolazione, le politiche di vessazione fiscale, l’indotta contrazione dei consumi e della qualità della vita, addirittura l’incapacità di immaginare un futuro di sviluppo, ma solo il perseguire la stabilità monetaria che ingrassa le banche, sono insopportabili elementi di disagio contro grandissima parte del nostro Popolo. Via il governo Monti, basta con le ipocrisie del PDL e dei suoi alleati che lo sostengono. Votiamo al più presto, e speriamo che gli Italiani votino per chi prende impegno solenne a liberarli dalla schiavitù eurocrate, a ripristinare la sovranità monetaria, a risparmiare sui vergognosi privilegi di parte dell’amministrazione pubblica, a difendere il potere d’acquisto dei salari e il primato nazionale.

Luca Romagnoli

Segretario Nazionale MSFT

Comunicato del segretario nazionale della Fiamma Tricolore on. Luca Romagnoli sul governo Montiultima modifica: 2012-10-15T16:54:00+02:00da torreecorona
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Un pensiero su “Comunicato del segretario nazionale della Fiamma Tricolore on. Luca Romagnoli sul governo Monti

  1. Caro Luca Romagnoli, noi parliamo la medesima lingua. Siamo certamente abituati a ragionare sul vissuto, e se la destra e il centro destra stanno attraversando un periodo di crisi identitaria, è dovuto alle ripercussioni retropassive legate con il successo apicale ottenuto dai surrettizi e transeunti voltafaccia di molti leader che furono uomini di destra o del migliore centro destra, attualmente personaggi indefinibili. Innominati. Chiamarli “traditori” mi sembra esagerato perché sarebbe manicheo ignorare la corsa che si svolge verso le corsie preferenziali di una opinione pubblica tanto arrivista quanto innocente. Da inconsapevoli, dunque, si accetta il declassamento della destra storica verso un comune denominatore globalizzante (bleah!) che scommette sulle sorti di una sperimentazione ancora da venire, da conoscere e riconoscere dopo il parto elettorale che racchiude nel breve futuro il trittico delle elezioni regionali provinciali e nazionali. C’è, insomma, caos anticaotico; una retroazione negativa che sopratutto in italia, somiglia all’ascendente esoterico di un feeling tutto da vivere (e da percorrere praticamente) del quale si subodora il male migliore, cioè quello che si presuppone più indolore, perché corrisonde alla moda del momento: tradire i propri ideali e la fiducia degli elettori fedeli per i decenni già trascorsi, senza preoccuparsi della discolpa, perché le scuse sono già implicite nella necessità dell’arrembaggio verso la sinistra assurto a condizione sine qua non dell’ esserci ancora, del sopravvivere di uomini e caos grazie e in virtù di un comportamento che assevera l’ego del politico standard refrattario all’innalzamento della bandiera bianca. Dunque, per non buttare la spugna, i ribaltoni ora sono personali e senza offesa per nessuno, le dichiarazioni alla deriva degli coraggiosi e sinceri esponenti della destra attiva, come lei e me, sono abbandoni senza infamia e senza lode e tuttavia inesorabili.
    Nel caos si cerca il bagliore, si ascolta il big ben di qualsiasi campanile, si cavalca solo la tigre che non fa più teoria, ma che ruggisce semplice aritmetica: due + due = quattro; oppure per restare nel tema della istruzione vilipesa dai meno incarichi compensati con l’elongazione delle ore curriculari, se ho quattro e non posso spendere sei, calcolo lo scarto quadratico medio da aggiungere alle ore obbligatorie e cogenti. Dunque, è presto detto, l’obbiettivo di bilancio sarà uguale a sei – due = quattro! Due ore moltiplicate quindicimila precari costano molto ma molto più di due ore aggiunte a trentamila docenti. Vero è che il diritto al lavoro va a farsi benedire insieme al diritto della destra di parlare con fermezza e cognizione di causa contro la sottomissione supina al mal comune mezzo gaudio. Insomma, si fa ma non si dice, tutti lo fanno e nessuno lo dice, ma questa è pura solidarietà tesaurizzante il presente. C’è il rischio che finisca come disse j.l.Borges: 1)il presente è indefinto, 2) il futuro non ha realtà se non come speranza del presente, 3) il passato non ha età se non come ricordo del presente.
    Il vero guaio è proprio l’aritmetica che affascina gli attuali politici divenuti pavidi piagnoni che sul bagnato versano lacrime… di coccodrillo.
    Perciò, la questione si deforma, si presta ai restringimenti e alle estensioni, si rinnega e si conferma, come se fosse matematica, seppure l’aritmetica non lo è affatto e mai si approssimerà al dubbio e all’incertezza come vorrebbe insinuare l’mmortale adagio che “la matematica non è un’opinione”. E no! La matematica è l’opinione per eccellenza, per antonomasia è il dubbio e anche l’ipotesi. E’ laritmetica e la sua banalità teorica ad incarnare la certezza. E vengo al dunque. Ecco. I ruoli si sono invertiti. Oggi l’uomo politico di destra, non può permettersi di fare sognare. E la destra che si è sinceramente prodigata per il bene sociale, frattanto non può permettersi di parlare con verità e non può far breccia nel lastricato diabolico che illude sul paradiso. Tant’è vero, che la nostra deriva è condivisa come una fatalità che ci sta apoditticamente, ineluttabile come l’inquinamento che c’è, ma si fa finta di non vedere, altrimenti non ci sarebbero nè la sinistra, nè le elezioni.
    Ma io continuo a studiare. Continuo a scrivere. Continuo a parlare e a desiderare la democrazia di Tucidide. Continuo a credere nell’affermazione di questa terra straordinaria che insieme al Partito Tradizional Popolare conserva le virtù dissacrate e custodisce l’oro inutilmente imitato da masnade di alchimisti moderni. La Sicilia è tuttora l’isola del tesoro. E siccome siamo pacifisti, stiamo aspettando la fine dei pirati o la fuga dei corsari. Loro, non noi, resteranno delusi e dopo sarà l’ora della disillusione quando fatta l’italia di Monti e dei montiani, questi politici alla ribalta e senza pubblica istruzione saranno -ben presto quindi- abbandonati al minimo destino. Allora si ricorderanno dell’autononia e del buon sangue che ci scorre nelle vene. Sangue che non mente.
    Grazie per l’attenzione, perché non ci morderemo la coda!
    Marcello Scurria.

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